Essere italiani, fa bene al vino.

Essere italiani, fa bene al vino.

Se c'é un settore che sembra andare in controtendenza rispetto all'economia generale é proprio quello enogastronomico. Da ormai diversi anni, i media hanno creato format ad hoc dedicati al mondo della cucina, con chef stellati che si prestano a diffondere una cultura, già famosa in tutto il mondo, ma con una mano ancora più ricercata.

La sostanza nel piatto non cambia, la carbonara come facevano le nostre nonne é sempre imbattibile, ma presentarla sul piatto con un fare più coreografico, trasforma lo stare a tavola in un esercizio socio/culturale al quale tutti noi, ci stiamo convertendo. E siccome non ci basta essere promossi tutti a chef, vogliamo anche la qualifica, se non proprio di sommelier, almeno di assaggiatore.

Ed ecco partire il gioco degli abbinamenti, tutti alla ricerca di vini che si accostino bene a determinati cibi, pesce o carne che sia, e attenti all'amico che tira fuori lo smart phone con una delle tante app, che con la sola foto dell'etichetta, ti racconta cosa c'è dentro quella bottiglia, con cosa si accosta e anche il prezzo medio della stessa. Se è vero che l'essere tutti allenatori di calcio, ne fa uno sport così seguito in Italia, lasciateci essere anche esperti di vini… male non farà.